Cos'è un terremoto

Il pianeta in cui viviamo, la terra, ci appare come una sfera solida sulla quale camminiamo, in realtà è solida solo per uno strato di alcuni chilometri che i geologi chiamano CROSTA, mentre l'interno è costituito da un fluido su cui sembra che la crosta "galleggi", il MANTELLO e più internamente dal NUCLEO.
La crosta terrestre è composta da una ventina di "zolle" che si muovono sulla parte superiore del mantello secondo un moto complesso, conosciuto come "deriva dei contenenti" che le porta a scontrarsi tra loro e per gli enormi sforzi che ne derivano, in alcuni punti la crosta può rompersi, causando un terremoto.
Un tale fenomeno si verifica a certe profondità e l'energia che si libera si manifesta sotto forma di onde sismiche avvertibili, quando raggiungono la superficie, come vibrazioni del suolo. Il terremoto è quindi un movimento oscillatorio causato dal passaggio di queste onde che si propagano come i cerchi che si allargano in uno stagno quando gettiamo un sasso, solamente con una velocità maggiore.
Le scosse possono avvenire sia in senso orizzontale (scosse ondulatorie) che in senso verticale (scosse sussultorie), ma di solito si manifestano contemporaneamente; inoltre una scossa viene generalmente seguita da numerose repliche di potenza via via inferiore (scosse di assestamento) e si possono verificare scosse minori prima di quella principale (scosse premonitrici).
Il punto interno alla terra da cui partono le onde sismiche è detto IPOCENTRO ed il luogo superficiale che si trova sulla sua verticale si chiama EPICENTRO.

 

schema ter

 

L'intensità dei terremoti si misura per mezzo di due scale che prendono il nome dagli scienziati che le hanno messe a punto: MERCALLI e RICHTER.
La Scala Mercalli è divisa in 12 gradi di intensità crescente ed è basata sull'osservazione degli effetti del terremoto partendo da un valore 1 (impercettibile) fino ad un valore 12 (totalmente catastrofico).
La Scala Richter misura l'energia sviluppata dalla zona secondo una scala che va da valori bassi, anche negativi, fino a valori compresi tra 8 e 9, misurati da specifici strumenti. Nel primo caso si parla di INTENSITÀ del terremoto, mentre nel secondo di MAGNITUDO (il terremoto del 1976 in Friuli ha avuto un'intensità di 10 gradi della Scala Mercalli e una magnitudo di 6,4 della Scala Richter).

 

Che cosa fare se si è coinvolti in un terremoto

Un terremoto ci può coinvolgere in due diverse situazioni:

  1. mentre ci troviamo all'interno di un edificio
  2. quando siamo all'aperto

 

Situazione A

In questo caso il rischio principale è rappresentato dal crollo della struttura e, contemporaneamente, dalla caduta al suo interno di mobili e suppellettili; è quindi fondamentale identificare quali possano essere i punti più "solidi" della struttura (in genere sono le parti portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere) e portarsi nelle loro vicinanze.
Nello stesso tempo dovrai cercare di allontanarti dalle suppellettili che potrebbero caderti addosso.
Può essere opportuno cercare di trovare riparo proteggendoti sotto il tavolo o il letto; se invece ti trovi a scuola puoi ripararti sotto i banchi, in ginocchio, oppure addossandoti ad un muro "maestro", in un punto lontano da finestre che potrebbero rompersi e ferirti.
Per l'evacuazione a scuola elabora un piano seguendo i consigli forniti nella parte intitolata Piani di evacuazione.

 

terremoto1

 

 

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